Fare luce e fare arredo sono state le linee guida che hanno indirizzato lo sviluppo dell'architettura d'interni contemporanea. Designer e architetti hanno applicato creatività, competenza, tecnologia nello sviluppo di innovative soluzioni abitative, nella creazione di mobili originali. Il design, però, non si esprime solo attraverso gli oggetti, come le lampade, ma anche con la distribuzione degli spazi, la disposizione di pieni e vuoti, l'organizzazione della luce e dell'atmosfera luminosa.
Architettura, forme, materiali, ma anche dimensioni, proporzioni e colori sono percepiti attraverso gli occhi. Grazie alla luce si rivelano all'osservatore, che va considerata quindi parte integrante di un progetto architettonico in quanto ne determina la percezione. Dalla luce dipendono le sensazioni non solo visive, ma anche fisiche ed emotive. Numerosi studi hanno dimostrato la correlazione tra illuminazione e condizione psicofisica, mettendo in rilievo un ampio spettro di effetti che la luce è in grado di produrre sul corpo e sul comportamento umano.
Partendo da questa concezione, dagli studi e dai contributi offerti dalla psicologia della percezione e dai rivoluzionari lavori di architetti come Richard Kelly, il moderno lighting design ha iniziato ad esplorare la luce nelle sue infinite varietà. L'approccio all'illuminazione è mutato, da un problema meramente tecnico di illuminamento, cioè di quantità della luce, si è arrivati al riconoscimento delle diverse funzioni della luce , in un'ottica che ne apprezza le distinte qualità ed applicazioni.